sabato 28 giugno 2014

Mi fido di te?


Non so voi, ma spesso mi è capitato di acquistare e leggere dei libri “per inerzia”.
Certamente questo accade solo ed esclusivamente in quelli che io considero “tempi morti”; sono quei periodi duranti i quali le case editrici stanno a discutere e ad azzannarsi per i loro problemi e non hanno tempo di lanciare “il più grande scrittore degli ultimi quindici anni”; così si pubblica di meno e si vende materiale poco interessante (che poi non è sempre un male, ma questo è un altro discorso).

Oppure succede quando mi ritrovo inspiegabilmente senza libri da leggere; in realtà questo non capita mai, non mi riduco mai all’ultimo, visto che per me avere meno di dieci libri non letti sul comodino vuol dire solo una cosa: “Non ho più nulla da leggere”.
In questi delicati momenti di vita da lettori, durante i quali la nostra lucidità può vacillare, penso che sia inevitabile che la nostra scelta ricada su autori che hanno già ottenuto la nostra piena fiducia. Sono persone che conosciamo, di cui abbiamo già letto qualche libro, di cui quindi apprezziamo lo stile, le idee e il modo di scrivere.
Conoscere un autore significa sapere che leggere i volumi di George R.R. Martin, per esempio, ci porterà sorprese, morti e intrighi spettacolari; d’altra parte, conoscere Henry James, vuol dire sapere di dover attendere molte pagine di calma piatta prima di giungere a un colpo di scena tale da toglierci il fiato.
Essere a conoscenza di questi piccoli particolari, però, non toglie la sorpresa né ci fa passare la voglia di leggere, anzi spesso è proprio questo il motivo per cui aspettiamo con ansia di avere tra le mani un determinato romanzo.
Leggere libri per inerzia, per me, significa proprio questo: fidarsi di un autore al punto tale che viene naturale aggiungere ogni volta il suo nuovo libro alla lista dei desideri.
Ma talvolta la delusione è dietro l’angolo; insomma, a me è capitato più volte di quanto avrei voluto.
Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, credo che alcuni autori vivano un po’ di rendita, specialmente nei casi in cui il loro nome è legato ad un’opera che ha destato scalpore o che ha avuto molto successo in un certo momento della loro vita. Ci sono tanti, tantissimi autori che dopo aver toccato quel vertice di fama (e di guadagno), sembra che non abbiano più avuto idee interessanti; sembra che non riescano più a costruire una storia avvincente come quella che li aveva catapultati nell’olimpo degli scrittori, lasciandoci solo trame trite e ritrite e personaggi piatti o sempre uguali all’archetipo originario.
Certo, mettendo le cose in chiaro, c’è da dire che la colpa non è tutta degli autori; le case editrici e spesso anche noi lettori siamo parte fondamentale del processo di caduta della qualità. Scrivere sotto pressione (me ne accorgo solo adesso con il blog che va nutrito costantemente), non dà sempre i risultati sperati.
Potrei fare tanti esempi in riferimento a quanto ho scritto.
Metto in cima alla lista Dan Brown, anche perché lo conosciamo tutti (credo). Per carità, sono stata una delle tante persone che hanno divorato “Il codice da Vinci” in pochissime ore, ma i libri successivi? Un Robert Langdon appesantito, sempre attorniato da donne che “inspiegabilmente” hanno a che fare con il mistero celato dietro gli avvenimenti; spiegazioni degli enigmi veramente poco convincenti e sul filo del rasoio per quanto riguarda la credibilità. L’ultimo libro (di cui tra l’altro, fatico a ricordare il titolo) ha un finale che ho trovato quantomeno sciocco e senza senso. 


Ma di esempi del genere potrei farne altri: esiste una serie di gialli, pubblicati dalla Marsilio nella collana farfalle, scritti da Camilla Läckberg. Il primo libro, La principessa di ghiaccio, era carino, scritto bene, molto scorrevole. La trama era quella tipica del giallo: godibile, piacevole. Una lettura estiva, magari, non troppo impegnativa. Però, l’ultimo libro della serie ho faticato a finirlo. Nonostante lo stile fosse sempre ben lineare, leggero e scorrevole, la trama era prevedibilissima già dopo le prime cinquanta pagine. E allora che senso ha continuare a leggere, specialmente se si tratta di un giallo?

A questo punto potreste legittimamente chiedervi per quale motivo allora io continui a comprare e leggere libri di autori che alla fin fine mi hanno deluso.
Penso che noi lettori, nonostante le mille particolarità che possano distinguerci, siamo un po’ tutti uguali.
Uguali nel senso che tendiamo a rimanere fedeli una volta che abbiamo trovato un autore che, detto banalmente, ci piace.  
Probabilmente possiamo definirci tutti un po’ abitudinari, ma chi può biasimarci? Se cadiamo, ci piace farlo sul morbido.
Certo, alcune volte prenderemo degli abbagli grandi quanto una casa, altre volte invece penseremo di aver fatto la scelta migliore del mondo. Sta a noi capirlo e magari tentare di imparare dai nostri errori.


A voi è mai capitato di acquistare libri per inerzia? Cosa ne pensate di quegli autori di cui vi fidavate ciecamente e che invece poi si sono rivelati deludenti (se mai vi è capitata una cosa del genere)?

15 commenti:

  1. Ogni volta vedere un tuo post è una gioia, son sempre interessanti *-*
    allora, eccomi qui: compulsiva acquistatrice di libri per inerzia!
    Io sono una di quelle che, se trova uno scrittore che gli piace molto, compra altri suoi libri fidandosi. Esempi: Stephen King. Ho già letto 6 libri suoi, sto leggendo il settimo, ne aspetto altri 4 ordinati la settimana scorsa. Perché? trovo che sia un genio. Le sue storie son così sempre diverse, ha una fantasia terrificante e, per ora, mi son tutti piaciuti quasi sullo stesso livello, ossia: moltissimo. Leggere i suoi libri è un po' come ri incontrare un caro amico: è un po' strano da spiegare, però mi dà la sensazione di sicurezza, ha un modo di scrivere che mi avvolge completamente e mi piace avere la sensazione che sto leggendo il mio scrittore preferito (uno dei miei preferiti :P) e che so che non mi deluderà. (Lo spero almeno!^^). Altro esempio... La Rowling, con la piccola delusione col seggio vacante (ma si è ripresa col richiamo del cuculo!^^ e sì, prenderò gli altri della saga :D), comunque mi ha fatto capire che... la Rowling per me è Harry Potter, poi gli altri okay ci stanno, ma non saranno mai all'altezza. Nonostante questo scrive bene, e voglio leggere tutti gli altri che scriverà...proprio per inerzia.
    Dan Brown allora, a me oltre il codice da Vinci è piaciuto molto Angeli e Demoni, e la verità del ghiaccio che è completamente diverso dalla serie di Robert Langdon. Che, con Inferno, ha raggiunto veramente un livello di squallore -.- era meglio se si teneva la reputazione con gli altri, e concordo sul finale. No sense veramente.
    Poi beh, per lo stesso motivo ho letto tutti i libri di Zafòn, altro mio scrittore preferito! E Ken Follett pure... per ora nessuno di questi mi ha deluso, ma ce ne sono altri che sì, non è stata una furbata leggere altri libri per il fatto che ce n'è piaciuto uno! (Glenn Cooper ad esempio...)
    Comunque tornando al discorso... è una cosa che faccio spesso, infatti in realtà mi rendo conto che rispetto a molte persone non conosco tanti autori, ma al contrario conosco molti libri di pochi autori!^^ Anzi, da quando ho il blog ti dirò che sto sperimentando nuovi generi (moooolti nuovi generi) e conoscendo nuovi autori, quindi questa cosa si fa sentire di meno!^^
    In linea di massima, finché un autore non mi delude, continuo a leggere i suoi libri: vado sul sicuro e alla fin fine mi sembra di leggere libri di persone che conosco, perché scrivono in un modo che a lungo andare mi diventa familiare!^^
    Ciao Giulii :**

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    1. Ho scritto un commento quasi più lungo del post, uahhahaha :D
      Perdonami eventuali errori di punteggiatura/frasi lasciate a metà, che sono sicura saranno presenti ahahahah! Miao :3

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    2. Eli, sei fantastica! Mi piacciono i commenti lunghi! ♥
      Da ciò che hai scritto "deduco" che ti piaccia Stephen King :-P
      Io non ho mai letto niente di suo (terribile errore, dovrò sicuramente rimediare - anzi, da quale mi consigli di partire?) comunque capisco perfettamente quello che vuoi dire. Quando un autore ci piace, ci piace, non c'è altro da aggiungere ;)
      Sono perfettamente d'accordo con tutti gli esempi che hai fatto (adoro questa frase: "mi ha fatto capire che... la Rowling per me è Harry Potter"; la condivido in pieno) a parte per ciò che riguarda Ken Follett. Era il mio terzo "esempio negativo" nella bozza del post, poi però ho deciso di toglierlo e di rinviare il mio giudizio ad un'altra occasione. Con lui ho un rapporto di amore-odio, ma continuerò ad acquistare i suoi libri per inerzia, appunto!
      Penso di essere come te, conosco molti libri di pochi autori, ma probabilmente con il blog possiamo imparare a migliorare e ad espandere i nostri orizzonti, anche se per quanto mi riguarda avrò sempre una mamma e una zia che compreranno libri degli stessi autori e quindi che potrei fare, se non leggerli?!
      Grazie mille per i commenti, mi fa sempre piacere leggerli *-*

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    3. Ahahaha uhm, si vede molto che mi piace? :P
      Allora, fin'ora il migliore che ho letto suo è IT: è davvero un libro meraviglioso, nonostante le 1300 pagine. E' una storia horror in sé, ma la trama è basata molto sull'amicizia tra adolescenti, è davvero un capolavoro secondo me!^^ (un po' lunghetto :P)
      Di Ken Follett in realtà non sono "espertissima", ne ho letti solamente 3 per ora ma ne ho a casa altri due. Ho letto i pilastri della terra, mondo senza fine e la caduta dei giganti, che rispetto agli altri due mi è piaciuto un pochino meno ma comunque l'ho apprezzato tanto. Quindi magari non ho ancora letto i suoi libri meno belli, non saprei :P (per pura informazione quei due che ho da leggere suoi sono l'inverno del mondo, e un luogo chiamato libertà!)
      Comunque sono contenta che ti piacciano, che carina <3 *-*

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    4. Di IT ne ho sempre sentito parlare, comunque ammetto la mia ignoranza in ambito Stephen King, anche se penso che sia un autore che possa piacermi (e poi, se così fosse "avrei trovato l'America", con tutti i libri che ha scritto sarei a posto per un po' - così sto anche in linea con l'argomento del post) ;)
      Grazie per il consiglio ♥

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  2. Ciao Giulia!!
    Sono assolutamente d'accordo con la Eli!!I tuoi post sono sempre interessantissimi, e mi piace moltissimo leggerti...
    Come sopra, presente anche io: ho qualche problemino di shopping compulsivo ma ne vado anche un pochino fiera, è il mio unico "vizio"!! ^^
    Per quello che mi riguarda diciamo che si, se inizio bene l'incontro con un autore spesso compro altri suoi libri; ma non so se rientro proprio nel caso espresso perchè non leggendo molti autori contemporanei, non compro quasi mai "il nuovo libro di..." !!
    Come ben sai, amo i classici e quando si entra in argomento non mi so trattenere, ma non perchè mi fido ciecamente di tutti gli autori dell'ottocento/novecento ma solo perchè voglio crearmi la mia collezione personale, e quindi sto cercando di reperire più libri possibili di ogni singolo autore che ho in libreria.
    Comunque, in generale si, compro spesso libri di autori che conosco già, anche se magari un libro non mi è piaciuto non è detto che un altro non sia migliore; la differenza è che non sono quasi mai attratta dalle novità o dai libri che vanno di moda, leggo quello che mi piace e soprattutto quando mi piace... ^^

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    1. Ciao (P)Ila!
      Ti ringrazio tantissimo :)
      Qua siamo tutte appartenenti allo stesso club dello shopping compulsivo, anzi dovremmo fondarne uno nostro!
      Io penso che tu rientri perfettamente nel caso espresso. Anche io amo i classici e quindi mentre scrivevo pensavo a una giovane me che ha acquistato tutti i libri di Jane Austen sulla fiducia dopo aver letto Orgoglio e pregiudizio, per esempio; oppure che si ostina a comprare i libri di Henry James nonostante spesso risultino veramente troppo lenti.
      Ognuno ha i propri gusti e soprattutto le proprie collezioni personali ;)

      Sono completamente d'accordo con l'ultima frase! Se un libro va di moda aspetto che smetta di essere un argomento all'ordine del giorno per leggerlo ;)

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  3. Davvero molto interessante la riflessione che il tuo post mi spinge a fare! ^-^
    Sicuramente io sono una lettrice che quando scopre un autore e se ne innamora legge tutti i libri pubblicati, perchè mi ritrovo, come dici tu stessa, a voler leggere qualcosa che mi piace. Ad esempio ho letto tutti i libri della Austen, o per citare il mio ultimo post, di Karin Slaughter e sono intenzionata a leggere tutto George Martin. Però il mio senso di critica non si spegne: se il libro non è scritto bene o c'è qualcosa che non va, lo dico chiaramente anche se è di un autore che mi piace. Ad esempio adoro J.R.Ward, ma sono rimasta molto delusa da alcuni suoi romanzi d'amore che non hanno l'elemento "paranormal" all'interno...e meno male che li ho presi in prestito in biblioteca, perchè sicuramente li avrei comparati ad occhi chiusi e sarei rimasta molto delusa!

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    1. Ciao Rosa!
      Grazie tante, ci metto una vita a scrivere ogni post, mi fa piacere che almeno portino a qualche riflessione ;)
      Sono d'accordo con te; perché dovremmo smettere di leggere i libri di un autore che ci piace? Sarebbe da sciocchi!
      Però, appunto, l'importante è essere sempre onesti (con sé stessi e con gli altri).
      Se un autore che ammiriamo scrive qualcosa che non ci piace, allora siamo doppiamente delusi ed è proprio per questo motivo che mi sembra ancora più giusto "criticare" il suo lavoro! Alla fine siamo noi i lettori e abbiamo anche questo diritto ;)
      Grazie mille per il commento :)

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  4. Mi sa che hai ragione :/ mille volte meglio un libro scritto bene e dalla bella trama che uno di uno scrittore super conosciuto che però non è molto interessante...

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    1. Ciao Francy, grazie per il commento!
      Naturalmente concordo con te. Forse il punto pregnante (?) è che ci piace scoprire le cose da soli ;)

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  5. Devo dire che per mia fortuna di solito leggo libri che non mi deludono: è capitato, ovviamente, di non digerire alcune letture, ma abbastanza raramente e per scarsa compatibilità con tematica o autore.
    In genere scelgo le mie letture affidandomi in parte all'istinto e in parte alle recensioni, non disdegno però i consigli di amici e conoscenti: mi sono serviti per ampliare gli orizzonti ^_^
    Come altri, che hanno commentato sopra, non seguo mai le letture "del momento" e francamente è un bene: si evitano parecchie fregature.
    Poi, è pur vero che le valutazioni dipendono particolarmente dall'autore che si affronta: secondo me ci deve essere spazio per letture di ogni tipo, da quelle impegnative a quelle decisamente leggere. Ma va da sé, che non si possono applicare i medesimi criteri di valutazione: non mi posso aspettare "chissà che" da alcuni libri, lo so già in partenza. Penso però che ci siano libri "decorosi" nella loro leggerezza e altri davvero scandalosi, che evito accuratamente, se riesco a percepirne il tono, in anticipo o dopo un infelice incontro :P
    Bello questo post che apre a molte riflessioni!

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    1. Ciao Glò!
      In generale sono come te, i miei libri li scelgo molto spesso per istinto, un po' meno per le recensioni altrui perché mi rendo conto di avere dei gusti un po' particolari.
      A volte però, ci sono dei casi in cui non sono io a scegliere, anche perché non sono l'unica lettrice in famiglia e quindi mi capita di dover sottostare anche ai gusti degli altri (visto che sfrotunatamente i libri costano tanto).
      Mi piacciono moltissimo i libri "decorosi" nella loro leggerezza ;) d'altronde non si possono sempre fare letture impegnate e impegnative!
      Grazie mille per essere passata! :)

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  6. si decisamente acquisto molti libri per inerzia...sono invasa da libri che leggerò giusto quando non avrò più niente da leggere...ho un piccolissimo problema con lo shopping compulsivo di libri..
    neanche a me mi piace comprare libri in base all'autore finisco sempre delusa...preferisco scegliere il libro per il libro.
    di solito non rimango delusa dai libri che scelgo, il mio criterio di selezione va in base ai brividini che mi suscitano la trama e la cover, se mi vengono i brividini va bene, sennò lo rimetto sullo scaffale!

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    1. Ciao Licia!
      Ecco, benvenuta anche tu nel club dello shopping compulsivo di libri!
      Diciamo che nel post ho generalizzato molto, nel senso che anche io vario abbastanza le mie letture, però ci sono volte in cui, se l'autore mi piace tanto, decido di leggere tutto quello che ha scritto. Alla fine mi viene naturale paragonare i libri migliori a quelli peggiori e quindi inevitabilmente resto delusa.
      Carina la tattica del brividino ;) Potrebbe essere un ottimo metodo di scelta!

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